Arte Lombarda dai Visconti agli Sforza

Arte Lombarda dai Visconti agli Sforza
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L’epoca d’oro dell’arte lombarda dal Trecento ai primi del Cinquecento
Medioevo e Rinascimento a Milano e in Lombardia: l’“età dell’oro” della civiltà artistica lombarda, aperta dall’arrivo di Giotto alla corte di Azzone Visconti e chiusa dalla presenza di Bramante e Leonardo in quella di Ludovico Sforza.
Una civiltà lussuosa, piena di ori e di preziosità, adeguata al gusto internazionale delle corti europee del Trecento e del primo Quattrocento, e poi profondamente trasformata dai mutamenti del linguaggio artistico rinascimentale, in parallelo a quanto avveniva in Toscana, in Veneto, in Emilia.
Un percorso artistico che accompagna il lettore nel corso di più di due secoli di storia, e illustra gli avvenimenti nel campo della pittura, della scultura, della miniatura, dell’oreficeria, attraverso trecento opere. Non solo panorama di linguaggi artistici, il volume restituisce anche una lettura aggiornata della storia lombarda descrivendo le figure dei signori delle dinastie che la governarono, i Visconti e gli Sforza.
Il volume è introdotto dal saggio dei curatori Mauro Natale e Serena Romano (“Arte lombarda dai Visconti agli Sforza” La costruzione di un percorso), seguito dai contributi di Edoardo Rossetti (“Poi fu la bissa”. Due dinastie, una città e non solo), Marco Albertario (Per un “profilo” dei duchi di Milano), Marie-Pierre Laffitte (Da Pavia a Parigi, le alterne fortune dei manoscritti dei duchi di Milano), Laura Cavazzini (Trecento lombardo e visconteo), Marco Rossi (Milano 1400), Emanuela Daffra e Francesca Tasso (Filippo Maria Visconti e il corso ininterrotto del gotico in Lombardia), Marco Albertario, Federico Cavalieri e Vito Zani (La prima età sforzesca), Stefania Buganza, Pier Luigi Mulas e Frédéric Elsig (La corte di Ludovico il Moro e il nuovo corso dell’arte lombarda), Laura Binda (Arte lombarda dai Visconti agli Sforza [Milano, Palazzo Reale, 1958] Materiali documentari).
Medioevo e Rinascimento a Milano e in Lombardia: l’“età dell’oro” della civiltà artistica lombarda, aperta dall’arrivo di Giotto alla corte di Azzone Visconti e chiusa dalla presenza di Bramante e Leonardo in quella di Ludovico Sforza.
Una civiltà lussuosa, piena di ori e di preziosità, adeguata al gusto internazionale delle corti europee del Trecento e del primo Quattrocento, e poi profondamente trasformata dai mutamenti del linguaggio artistico rinascimentale, in parallelo a quanto avveniva in Toscana, in Veneto, in Emilia.
Un percorso artistico che accompagna il lettore nel corso di più di due secoli di storia, e illustra gli avvenimenti nel campo della pittura, della scultura, della miniatura, dell’oreficeria, attraverso trecento opere. Non solo panorama di linguaggi artistici, il volume restituisce anche una lettura aggiornata della storia lombarda descrivendo le figure dei signori delle dinastie che la governarono, i Visconti e gli Sforza.
Il volume è introdotto dal saggio dei curatori Mauro Natale e Serena Romano (“Arte lombarda dai Visconti agli Sforza” La costruzione di un percorso), seguito dai contributi di Edoardo Rossetti (“Poi fu la bissa”. Due dinastie, una città e non solo), Marco Albertario (Per un “profilo” dei duchi di Milano), Marie-Pierre Laffitte (Da Pavia a Parigi, le alterne fortune dei manoscritti dei duchi di Milano), Laura Cavazzini (Trecento lombardo e visconteo), Marco Rossi (Milano 1400), Emanuela Daffra e Francesca Tasso (Filippo Maria Visconti e il corso ininterrotto del gotico in Lombardia), Marco Albertario, Federico Cavalieri e Vito Zani (La prima età sforzesca), Stefania Buganza, Pier Luigi Mulas e Frédéric Elsig (La corte di Ludovico il Moro e il nuovo corso dell’arte lombarda), Laura Binda (Arte lombarda dai Visconti agli Sforza [Milano, Palazzo Reale, 1958] Materiali documentari).