Doris Salcedo. Plegaria Muda

Doris Salcedo. Plegaria Muda
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La trama di Doris Salcedo. Plegaria muda. Catalogo della mostra (Roma, 15 marzo-24 giugno 2012).
Doris Salcedo, è un´artista che ricerca e esplora le tracce della violenza sociale e politica nella vita di persone vissute ai margini della società. Già nota al grande pubblico, nel 2007 è stata l´ottava artista a cui la Tate Modern ha commissionato un´opera per la Turbine Hall. Plenaria muda di Doris Salcedo è un lavoro di grande impatto visivo ed emotivo, un´installazione costituita da tavoli sovrapposti dai quali nascono esili steli d´erba che evoca, nel suo ripetersi di moduli, un luogo di sepoltura collettivo, metafora di vite condotte ai margini della società. Con quest´opera l´artista si riferisce innanzitutto alle vittime delle stragi avvenute in Colombia, suo paese natale, a partire dagli anni novanta, ma anche ai sobborghi di Los Angeles e più in generale alla sofferenza umana. Nel catalogo, curato personalmente dall´artista anche in questa edizione italiana, un ampio corredo iconografico dell´istallazione che ha viaggiato attraverso l´Europa prima di approdare al MAXXI e testi di Isabel Carlos, MiekeBal, Moacirdos Anjos. Interprete e narratrice di un disagio collettivo, Doris Salcedo ricorre nei suoi lavori all´utilizzo di oggetti di uso quotidiano impregnati della vita delle vittime protagoniste delle storie raccontate attraverso installazioni di grande impatto estetico ed emozionale.
Doris Salcedo, è un´artista che ricerca e esplora le tracce della violenza sociale e politica nella vita di persone vissute ai margini della società. Già nota al grande pubblico, nel 2007 è stata l´ottava artista a cui la Tate Modern ha commissionato un´opera per la Turbine Hall. Plenaria muda di Doris Salcedo è un lavoro di grande impatto visivo ed emotivo, un´installazione costituita da tavoli sovrapposti dai quali nascono esili steli d´erba che evoca, nel suo ripetersi di moduli, un luogo di sepoltura collettivo, metafora di vite condotte ai margini della società. Con quest´opera l´artista si riferisce innanzitutto alle vittime delle stragi avvenute in Colombia, suo paese natale, a partire dagli anni novanta, ma anche ai sobborghi di Los Angeles e più in generale alla sofferenza umana. Nel catalogo, curato personalmente dall´artista anche in questa edizione italiana, un ampio corredo iconografico dell´istallazione che ha viaggiato attraverso l´Europa prima di approdare al MAXXI e testi di Isabel Carlos, MiekeBal, Moacirdos Anjos. Interprete e narratrice di un disagio collettivo, Doris Salcedo ricorre nei suoi lavori all´utilizzo di oggetti di uso quotidiano impregnati della vita delle vittime protagoniste delle storie raccontate attraverso installazioni di grande impatto estetico ed emozionale.