Visioni anatomiche. Le forme del corpo negli anni del Barocco

Visioni anatomiche. Le forme del corpo negli anni del Barocco
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L´età barocca coincide con un´epoca di notevole effervescenza per la storia della medicina, dopo la lunga stagione umanistica e rinascimentale. Caratterizza questo periodo un clima di tensione tra conservazione e innovazione, a partire dal dibattito provocato dalla dimostrazione, dovuta a William Harvey, della circolazione del sangue, fino alle considerazioni di Cartesio sul cervello, sede di un´anima che organizza le sensazioni in funzione della formazione delle idee. Irrompono principi che portano alla spiegazione del corpo umano in termini di macchina composta a sua volta di macchine infinitesimali, e l´anatomia, grazie a siringhe da iniezione e microscopi, opera ormai su singole parti, su singoli organi o su specifici apparati, mezzo per indagare, attraverso la sua frammentazione, i funzionamenti e i meccanismi reconditi del corpo umano. Cercando le intersezioni tra i dati elaborati nelle facoltà mediche e quelli provenienti dalle accademie d´arte, è stato possibile costruire queste ´Visioni anatomiche negli anni del Barocco´: visioni che stanno alla base del percorso guidato che conduce alla conoscenza del corpo e alla acquisizione delle conoscenze essenziali per mantenerlo in vita e in salute, ma che servono anche di supporto per l´ideazione delle opere d´arte contemporanee, dove il corpo reale, attraverso la disposizione delle membra e le intrecciature ´artificiose´ delle parti, è sottoposto a moti e mutamenti, a sensazioni...