Assassinio in libreria

Molto più vendicativo di un amante respinto, un giallista respinto gliel’ha giurata: ti ucciderò, Tecla Dozio, e lo farò proprio alla Sherlockiana, la tua libreria, il tuo covo, dove ti appresti a festeggiare i dieci anni di attività circondata dagli scrittori che hai contribuito a far conoscere, spesso addirittura a lanciare. Pochi milligrammi di cianuro (la dose indicata su Wikipedia) e Tecla giace a terra tra lo sbigottimento generale: Carofiglio, Pinketts, Biondillo, Faletti, Lucarelli, Camilleri, colpiti sul vivo, vorrebbero contribuire alle indagini, Fred Vargas, Jeffery Deaver, Patricia Cornwell e gli altri divi internazionali, ospiti d’onore alla festa di Tecla, dubitano fin da subito dei metodi della polizia italiana e si intromettono a più non posso. Il piano dell’assassino è semplice: nascondersi nell’ombra, e assurgere alla fama sotto pseudonimo con “i gialli dell’assassino di Tecla” che ormai faranno gola a tutti gli editori. Per riuscirci, gli occorre un complice involontario, una nuova vittima: una bella giornalista dagli occhi grandi, che rischia la vita. Il gotha del giallo italiano e internazionale, messi da parte pregiudizi e dissapori, lavora spalla a spalla con il giudice Cassano, che a sua volta ha dovuto deporre orgoglio e questioni di principio. L’importante è agguantare il colpevole e salvare la bella, che è miracolosamente riuscita a lanciare un SOS...