Otto scrittori

Otto scrittori
«Per fare un ritratto non basta raffigurare un volto, bisogna scardinarlo». A chi conosce il tocco lieve e ironico di Tullio Pericoli, che Calvino considerava l´equivalente visivo della sua prosa, questa dichiarazione di poetica suonerà sorprendentemente brutale. Ma la matita e il pennello di Pericoli non sono teneri coi loro soggetti – e ancora meno con gli otto che compongono questo album, e che rappresentano, nella carriera dell´artista, altrettante forme di ostinazione. Sì, perché su queste otto sembianze tanto più enigmatiche quanto più apparentemente familiari, Pericoli lavora da anni, imboccando e poi abbandonando le suggestioni stilistiche e le idee visive che qui ha deciso, per la prima volta, di mostrare al pubblico.