I libri della mia vita. Tavola di moltiplicazione per giovani poe

"Mi dispiace di non aver mai avuto una biblioteca mia." Così, tristemente e quasi sottovoce, si chiude questo libro in cui il gulag quasi scompare, in cui l´angoscia dell´autore trova conforto nella lettura e, attraverso la lettura, Salamov trova la forza per resistere alle sofferenze e alle persecuzioni.

La vita di Varlam Salamov (1907 - 1982) è infatti segnata dal gulag, in cui viene rinchiuso a più riprese a partire dal 1929, per la sua opposizione al sistema di potere staliniano. Dalle remote terre della Siberia, dal gulag di Kolyma, "l´Auschwitz di ghiaccio" come è stato definito, ci sono giunti i magistrali "Racconti di Kolyma" (Adelphi, 1996), l´opera che gli ha dato fama mondiale. Ma non meno appassionante è questo testo, in cui Salamov ripercorre i momenti drammatici della sua vita per trasmetterci il suo amore per i libri, per farci capire il valore affettivo e il significato liberatorio che la lettura ha avuto nella sua esistenza.