Anatomia della palestra. Cultura commerciale e disciplina del cor

Girando per le nostre città è ormai molto facile trovare, tra un negozio e un caffè, la porta d´ingresso di una palestra. Le edicole sono popolate di riviste sull´esercizio fisico, la salute e la bellezza; i palinsesti televisivi di programmi sugli stessi argomenti. Ma il richiamo commerciale di questo fenomeno fornisce solo un´indicazione superficiale di ciò che avviene dentro le palestre. Per comprendere come e perché questa attività stia diventando importante per un numero crescente di persone non basta osservarne i riflessi mediatici, ma occorre entrare nelle palestre e seguire in presa diretta l´esperienza dei protagonisti. È quanto propone questa bella ricerca di microsociologia della vita quotidiana. Per molti mesi Roberta Sassatelli ha frequentato - prima come cliente e poi, dichiaratamente, come ricercatrice - due palestre di uno stesso quartiere residenziale di Firenze, scelte proprio perché le più diverse tra lor o. Le fonti cosiddette "etnografiche" (l´osservazione partecipante e le interviste) sono state arricchite con l´analisi del discorso condotta su molteplici documenti di vario genere (depliant e inserzioni pubblicitarie, stampa specialistica, manuali di fitness e di ginnastica). Ne emerge il senso complesso e a volte contraddittorio di un rapporto con il corpo che può essere nello stesso tempo più strumentale e più autentico: da una parte ricerca di affermazione e di approvazione sociale, dall´altra sforzo di autodisciplina per realizzare appieno la propria natura. Roberta Sassatelli insegna Sociologia del consumo e Sociologia del corpo nella School of Economic and Social Studies, University of East Anglia, Norwich (Inghilterra); insegna inoltre Sociologia nel Dipartimento di Discipline della comunicazione dell´Università di Bologna.