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Il prezzo del mesianismo

Il prezzo del mesianismo

Il prezzo del mesianismo

Editorial: Quodlibet

Pàgines: 208

Any: 2000

EAN: 9788886570633

22,00 €

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Lettere di Jacob Taubes a Gershom Scholem e altri scritti.
Il volume raccoglie i saggi che Jacob Taubes ha dedicato nel corso della sua vita a Gershom Scholem o a temi strettamente affini al suo ambito di studio, e tutto ciò che resta dell’epistolario fra i due, cioè le lettere che Taubes scrisse a Scholem dal 1947 al 1979 – qui pubblicate per la prima volta –, nonché un’unica risposta di Scholem, quella che segna il momento della loro drammatica e irrevocabile rottura. Se nel caso del rapporto fra Taubes – studioso ebreo di inclinazione polemica e anticonformista, estremista in tutte le sue prese di posizione, non solo politiche, i cui scritti vengono progressivamente scoperti e tradotti in Italia – e Carl Schmitt, si è potuto parlare di un “divergente accordo”, cioè di un’intima affinità col “nemico” nel modo di affrontare alcuni concetti fondamentali, nel caso di Scholem occorre forse rovesciare questa formula. All’inizio Taubes e Scholem (il fondatore degli studi novecenteschi sulla religione ebraica e in particolare sulla mistica ebraica e sulla cabala) si collocano sullo stesso fronte, e il primo contatta il secondo alla ricerca di un maestro e nel tentativo di entrare a far parte dei suoi stretti collaboratori. Ben presto, tuttavia, fra i due si apre una voragine, al cui cuore c’è ben altro che una semplice differenza caratteriale: la questione del messianesimo e l’interpretazione di figure come Paolo di Tarso e Walter Benjamin, dunque i temi più controversi e dibattuti del pensiero teologico/filosofico ebraico, che toccano il cuore di ogni filosofia della storia di matrice escatologica, coinvolgendo altresì le teorie sul concetto moderno di Stato e sulla missione etica dell’uomo. Si ottiene così una visione assolutamente inedita della figura e del pensiero di Scholem, e un’ulteriore prova del singolare approccio “interpretativo” di Jacob Taubes – che non trova il suo precipitato nell’“opera”, ma annulla ogni distanza con l’interlocutore mettendolo alla prova su ogni piano della sua esistenza.

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